La "Villa Lavinia", risalente alla metà degli anni '40  e oggetto di un intervento di risistemazione da parte dell'architetto Luigi Caccia  Dominioni nel '55, è stata ristrutturata con l'intento di salvaguardare gli ambienti interni caratterizzati, in pianta, da forme poligonali oltre che dai bellissimi pavimenti con mosaici alla veneziana su disegno dello scultore Francesco Somaini. All'esterno si è cercato di valorizzare al massimo il rapporto visuale della villa con il Lago Maggiore e i rilievi alpini sullo sfondo, ampliando il soggiorno attraverso il nuovo giardino d'inverno, anch'esso di forma poligonale e dalla copertura piana a terrazza, al quale fa eco la serie di balze che degradano verso il magnifico giardino con piante secolari e la piscina rivolta al paesaggio lacustre.